Settimana scorsa ho compiuto un quarto di secolo.
È risaputa la mia scarsa passione nell'invecchiare, e ne è esempio il fatto che, quando l'anno scorso, durante la tesi magistrale, è apparsa la mia prima ruga, questo mi ha provocato tre giorni di isolamento per intrattabilità.
L'unica soluzione possibile per uscire da questa crisi è stata dare un nome alla ruga stessa, perchè tanto sarà mia compagna di viaggio da qui alla fine dei miei giorni, ragione per cui ora saluto Giangina tutte le mattine quasi con amicizia (se non puoi combatterle, alleati a loro).
(La mia compagna di appartamento JFK ha cercato di fare lo stesso con un orribile armadio di tela che è nel corridoio esattamente davanti alla mia porta: è verde fosforescente, e brutto che non si guarda. Dopo una serie di miei commenti coloriti, ha deciso di chiamarlo Flubber per farmelo stare simpatico -della serie "se gli dai un nome ti ci affezioni"-: io lo chiamo "Flubber", seguito da "faischifo", e probabilmente è la causa numero uno del mio malumore del mattino).
Comunque sia, nonostante tutti i miei tentativi di deprimermi per tutto il giorno, A., E. (venuto direttamente dall'Italia) e i miei amici hanno organizzato cose così belle per me, che il mio umore è decisamente sollevato, anzi. Sono davvero felice.
Nel mezzo delle feste multiple, continuavo a ripetermi questo numero: 25... 25....
Premesso che io da piccola credevo che i 25 fossero un'età pensionabile (mio pensiero tipico: "a 18 anni mi sposerò e avrò tanti figli, poi invecchierò...a 20"), il 25 mi ha fatto venire in mente automaticamente una cosa: il Manganese, elemento numero 25 della tavola periodica.
Dedico questo posto a lui, il Manganese, così come a Happy, per averle detto giusto la settimana prima "auguri per il tuo quarto di secolo, vecchia!" per sentirmi rispondere "ne compio 26, babbea!"
So che morivate dalla voglia di sapere tante cose interessanti su questo metallo... Beh, innanzitutto è un metallo di transizione tra i più presenti sulla terra, ed è un metallo di aspetto simile al ferro, ma molto duro e molto fragile. Ossida facilmente, e se preparato in polvere molto fine è altamente infiammabile e decompone in acqua.
Il suo scopo fondamentale, come elemento, è quello di essere utilizzato per la produzione di Acciai Inox a basso costo (non fate finta di non sapere che cos'è, avete tutti almeno 150 tra forchette e pentole dell'Ikea...).
Ma non pensiate che i nostri amici Svedesi abbiano inventato chissà che, anzi!!
Gli Spartani già utilizzavano il manganese per le punte delle loro lance di ferro, dandogli la caratteristica di durezza che gli procurò grande fama. Non erano solo grandi guerrieri, quindi, in particolare erano già nettamente superiori agli altri popoli vicini per la loro conoscenza di metallurgia: siamo soliti ricordarli con pettorali palestrati e tutti unti, ma da ora in poi potremo ricordarli anche come Chimici Industriali a tutti gli effetti.
Gli Egizi, ancora prima di loro, utilizzavano il manganese in forma di ossido per "decolorare" il vetro (togliendo le impurezze di ferro che ne davano la tipica colorazione verdastra), e se aggiunto in abbondanza servivano a produrre vetro viola (anche gli egizi potrebbero essere considerati chimici industriali, ma poi scopri che veneravano ogni sorta di animale, persino lo scarafaggio stercoraro, e allora gli togli l'onore di questo titolo), e ancora prima, più di 17000 anni fa, sono state utilizzate in alcune grotte preistoriche tracce di ossido di manganese per le pitture rupestri.
Ma il manganese come tale è stato scoperto e isolato solo a partire del 1774 (fa molta tenerezza pensare che quel poveretto che aveva pensato che il Manganese fosse un elemento, non sia riuscito a isolarlo, e sia stato gabbato dal suo collega, che invece ci riuscì. In suo onore, riporterò solo il suo cognome, Scheele, mentre del collega non dirò niente, perchè è facile rubare le idee altrui, manigoldo!)
Il manganese è molto importante per la vita, poiché presente in molti enzimi, ma in forma pura è tossico (vatti a fidare del manganese, mannaggia a lui...), e in particolare attacca le cellule nervose.
(Cercando immagini del manganese, ho scoperto che l'ananas è un alimento molto ricco di tale metallo, ma non allarmatevi! Lo è nelle quantità utili alla vita, e aggiungo questo perchè sabato ho raccontato ad A. cosa c'era nelle fette di formaggio del panino che stava mangiando, e credo che non mi porterà mai più fuori a mangiare. La dura vita del Chimico... nessuno vuole sentire i nostri aneddoti interessanti, specie a tavola).
Ringrazio il Manganese, per avermi fatto compagnia il giorno del mio compleanno. Il primo giorno che ho avuto a che fare con il manganese, è stato il mio primo giorno di laboratorio: una reazione con soluzione di perMANGANato di potassio. E fin qui, basta leggere l'etichetta delle bottiglie e posso farcela. Il meglio è stata la prof di laboratorio: "Avvinate le burette e cominciate".
Scatto selvaggio di tutti i Periti Chimici, e io, una dei pochi di provenienza liceale, e per di più classica, cerco di tradurre questo messaggio in codice: "Vuole che ubriachi delle burine di Roma?!", poi faccio esattamente quello che la mia compagna Valentina fa: prende una buretta, prendo una buretta, mescola in un becker, mezzo giro, io anche, si gratta il naso, mi gratto il naso (vi giuro che è successo).
Poi nel processo mi sono rovesciata un po' di permanganato su una mano: che carino, dovreste vederlo: è un liquido viola (quelli in immagini sono molto diluiti) davvero bello.
Peccato che questa piccola testolina ti ossidi la pelle e te la faccia diventare marrone come se ti fossi rovesciato del caffè indelebile.
Per cui, dopo minuti di inutile sfregamento, sono andata dalla prof chiedendole cosa fare. La sua risposta è stata questa: "devi aspettare che ti cambi la pelle. O se non vuoi aspettare così tanto puoi sempre tagliare la mano" (tipica ironia del Chimico Industriale).
Con grande gioia per essere entrata nel mio 26º anno di vita, numero atomico del Ferro, e quindi l'anno di Ironman, buonanotte a tutti!
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