
La prima notizia utile su di me è che sono un Chimico Industriale. Questo farà probabilmente sorridere lo 0,01% delle persone del mondo, che per fato o malasorte sanno di cosa sto parlando: chi perchè si è trovato addosso lo stesso destino, e chi ha, volente o nolente, avuto a che fare con noi.
La miglior definizione di chimico industriale, nella storia, è quella data dalla non-fonte di saggezza Nonciclopedia: "...pertanto chimici industriali si nasce, non si diventa. È come una malattia degenerativa dell'encefalo, quando ti viene, ti viene in tenera età e poi si manifesta in età adulta. Ed allora non vi è più nulla da fare".
Siamo razionalmente folli. Né razionali come gli ingegneri, né scienziati pazzi: siamo consapevoli del nostro delirio, e di questo facciamo nostro vizio e virtù. Non ci abbandona mai, nemmeno in quei momenti, come mi è capitato recentemente, di dover lavorare ad altro per sopravvivere alla crisi economica: lavoravo da segretaria, ma ero un chimico industriale. Ho lavorato da ingegnere e sì, ero sempre un chimico industriale.
Ma spero di poter affrontare più seriamente il tema in altre occasioni. È ora che il mondo ci conosca.
La seconda informazione su di me, è che sono una "viandante". È così che mi ha definita il mio moroso un giorno di festa popolare, in risposta al mio "mi piacerebbe avere un vestito tradizionale, ma non mi sono mai fermata abbastanza a lungo nello stesso posto per averne uno": "Puoi sempre farti un vestito da viandante, con tanto di fagotto in spalla".
Ci tengo comunque a precisare che i miei primi 18 anni di vita li ho passati trasferendomi da un paese all'altro della Romagna (a questo punto forse vale come "vestito tipico" la maglietta che mi ha regalato mio padre quando sono andata all'estero con scritto: Cesenatico - antico borgo di mare).
La vita mi ha poi portata a Bologna per l'Università, poi a Milano per l'Università 2.0 capitolo Magistrale, e poi a Madrid per un congiunto tra una "Fuga di Cervello" e una "Fuga d'amore" (il moroso di cui sopra è Madrileño).
Non ho problemi a socializzare e a rifarmi una vita, se necessario, ed è per questo che la mia migliore amica mi ha ribattezzata Edera - dove ti metti, cresci.
Chissà dove mi porterà la vita, e chissà dove metterò radici. L'età avanza poco a poco, e il mio cuore resta inquieto. "Se il cuore nasce marinaio, non potrai averlo perchè non basta un altro cuore per tenerlo" diceva Ruggeri. Nel frattempo la mia amica Happy mi parla di Australia, e io comincio a farci un'idea.... a parte per i ragni giganti e tutte le altre creature demoniache da quelle parti, l'idea non mi dispiacerebbe... anche perchè dopo la disastrosa telefonata in inglese di oggi al lavoro bisogna che mi rimbocchi le maniche, o potrei diventare lo zimbello di blog come http://kissthetranslator.wordpress.com/
E ora, un po' di random - me.
Amo gli Switchfoot, come troppo pochi in Italia (sempre quando ci riconosciamo tra di noi nella folla, ci lasciamo andare a grida del tipo: "Uaaaa!!! Davvero?!? Ma hai ascoltato anche le canzoni di Jon Foreman da solo?!"- e certo che le ho sentite, se no che fan sarei?- , amo mangiare i carboidrati cattivi, come la pasta e il pane, ma in realtà mi piace mangiare in generale, amo la mia Italia, tutta, e mi manca ogni giorno, quasi mi manca anche Città Studi di Milano, che penso sia uno dei posti più brutti del mondo, in particolare amo Roma,
E questo non é nemmeno la metà di quello che sono. E chissà dove mi porterà questo Blog.
"L'avventura è laggiù!!!!" cit.